Gestione dell’anemia indotta da tripla terapia nei pazienti con epatite C cronica


L'aggiunta di inibitori della proteasi, Boceprevir ( Victrelis ) e Telaprevir ( Incivo ), a Peginterferone + Ribavirina ( PegIFN/RBV ) aumenta la frequenza e la gravità, e quindi, la rilevanza clinica della anemia, che è ormai diventata una delle principali complicanze associate alla tripla terapia.

La maggior parte dei fattori significativi associati con anemia nei pazienti trattati con tripla terapia include età avanzata, basso indice di massa corporea ( BMI ), fibrosi avanzata e più bassi valori di emoglobina al basale.

La variabilità del gene per inosina trifosfato pirofosfatasi ( ITPA ), che codifica per una proteina che idrolizza l’inosina trifosfato ( ITP ), è stata identificata come un fattore genetico essenziale per l'anemia sia nella doppia che nella tripla terapia.

La corretta gestione dell'anemia si basa sulla previsione, caratterizzazione e gestione terapeutica. In sostanza, l'anemia può essere caratterizzata in 3 tipi: anemia ferropenica ( soprattutto nelle donne in età fertile ), anemia emolitica di tipo talassemico e anemia da processi cronici.

Il deficit funzionale di ferro dovrebbe anche essere escluso in pazienti con ferritina normale e bassa saturazione della transferrina.

La riduzione della dose di Ribavirina ed Epoetina, sequenziale, sono indicate nel trattamento dell'anemia.

La mancata risposta alla Epoetina può essere causata da mancanza di tempo, tipo di anemia, deficit di ferro o resistenza alla eritropoietina funzionale.

Nell'ambito del trapianto, l’aggiunta di un inibitore della proteasi a PegInterferone e Ribavirina si traduce in un aumento significativo dell'incidenza e della gravità della anemia e, di conseguenza, in una maggiore necessità di Epoetina, trasfusioni e riduzione della dose di Ribavirina.

Si ricorre alle trasfusioni di globuli rossi quando l'emoglobina scende al di sotto di 7.5 g/dl e/o ci sono sintomi clinici e/o non vi è alcuna risposta ad altre misure terapeutiche. ( Xagena2013 )

Romero-Gómez M et al, J Hepatol 2013; 59: 6: 1323-1330

Inf2013 Gastro2013 Emo2013



Indietro

Altri articoli

L'epatite cronica C ( CHC ) e le sue complicanze sono associate ad alti tassi di morbilità e mortalità. Tuttavia,...


I benefici degli antivirali ad azione diretta nell'eliminazione del virus dell'epatite C ( HCV ) nelle persone che convivono con...


Per i pazienti con epatite B cronica esiste un trattamento analogo nucleosidico e nucleotidico efficace e ben tollerato, sebbene il...


La terapia antivirale ad azione diretta ( DAA ) per l'infezione da virus dell'epatite C cronica ( HCV ) potrebbe...


Diversi studi hanno dimostrato che l'epatite C cronica ( infezione da HCV ) ha un impatto negativo sulla funzione renale...


AbbVie ha annunciato il completamento del suo programma clinico di fase III e ha rilasciato i risultati di quattro studi...


Nell'era della terapia antivirale, il significato prognostico del livello sierico del DNA del virus della epatite B ( HBV )...


Una combinazione senza Interferone a base di inibitore della proteasi ABT-450 con Ritonavir ( ABT-450/r ), inibitore non-nucleosidico della polimerasi...


Il Comitato scientifico, CHMP ( European Committee for Medicinal Products for Human Use ), dell’EMA ( European Medicines Agency )...


La Commissione Europea ha rilasciato l’autorizzazione all’immissione in commercio di Harvoni ( Ledipasvir 90 mg / Sofosbuvir 400 mg ),...